LO CHEF


Gigi Perrone


Presidente dell’Associazione cuochi salentini, già presidente della Fic – Federazione cuochi regione Puglia, un passato da Executive Chef presso ristoranti dei gruppi Hilton e Sheraton, da sempre ambasciatore per la cucina salentina e regionale in varie parti del mondo, da Shangai a Londra, Berlino, Montreal e Melbourne.


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“Vorrei arrivare a raccontare e far vedere cosa c’è dietro una polpetta, cosa c’è davvero dietro il profumo del sugo della nonna che tanto ci inebriava quando entravamo in casa sua."

 

La nostra cucina

La tradizione, prima di tutto. Ma la banalità è bandita. Ogni piatto, anche quello che viene direttamente dalla “cucina della nonna” si presenta nuovo, evocativo, ma rivoluzionario. Un viaggio sempre diverso in cui paesaggi e persone non tradiscono le aspettative.

 
IL SEMISERIO

L’idea nasce da una visione “semi-seria”


di cucina autentica per tutte le età e per tutti i gusti. SEMI perché proprio dai semi germoglia la cucina salentina, con i suoi rituali e i prodotti nati dalla terra, come i legumi, le verdure e i cereali che ispirano la creazione del logo del ristorante.

SERIO perchè conserva e raccoglie in eredità ciò che questo territorio racconta con l’esperienza e la professionalità maturata in tanti anni di lavoro dallo chef Gigi Perrone.

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Ricette
recuperate

Tra origine, recupero e sprechi zero


"Evitiamo gli sprechi e seguiamo la tradizione della cucina povera Salentina."

C’è una verità universale quando si parla di cucina, che unisce persone, filosofie, culture.

Ovvero che nulla mai scomparirà dalle nostre memorie culinarie, se a sopravvivere sarà la curiosità. Di indagare, ricercare, fino a chiedersi “ma perché si chiama così?”.


Quante volte vi è capitato di fronte a un piatto dal nome strano?
Oltre a riempire un ristorante fino a sentirne il suo nome circolare in città, la missione degli chef di oggi è - e sarà sempre - quella di mantenere accesa la curiosità di chi sceglie un posto in cui sedersi a mangiare. Per accogliere domande, sfatare dubbi e, perchè no, risvegliare ricordi, attraverso un piatto e il suo nome.

Questo è un regalo: custoditelo perché qui vi racconteremo alcune storie e ricette che in pochi ancora ricordano, ma che fanno parte della memoria di questo territorio. E che noi sentiamo il dovere (oltre che il piacere) di condividere con voi e riproporre qui al Semiserio con la nostra visione. Passate parola!
Parliamo di ricette “recupurate” che hanno un significato antropologico perché fin dalla loro prima elaborazione mettevano al centro l’importanza del “recupero” alimentare, inteso come riduzione degli sprechi delle materie prime e degli scarti. Un concetto che prima era legato alle necessità, alla vita che si conduceva, alla frugalità. E che oggi viene recuperato per riscoprire il valore legato al concetto del riuso anche in cucina.